1) L’irrigazione dei campi
Esperienza
Ci siamo recati nel cortile della scuola. La maestra aveva portato dei nailon azzurri e neri, che formavano lunghe strisce.
Abbiamo fatto finta che la striscia nera fosse il grande fiume, vicino al quale c’erano i campi coltivati.
Con le strisce celesti abbiamo fatto i canali di irrigazione, ma l’acqua del fiume non arrivava fino alla fine dei canali, che erano troppo lunghi.
Se i canali erano più corti, avevano talmente tanta spinta d’acqua che i campi venivano allagati!
Dopo aver provato e riprovato, Adamo ha capito il meccanismo: un canale usciva e ritornava al fiume, facendo una grande V.
L’acqua del fiume entrava nel canale e poi ritornava al fiume, così la corrente si indeboliva e l’acqua non usciva dagli argini.
Da questo corso a V partivano i canali più piccoli e più corti, che andavano nei campi.
Conclusioni
Leggendo i libri, abbiamo scoperto che in Mesopotamia gli antichi Sumeri usavano proprio questa tecnica per irrigare i campi!
2) La scrittura
Esperienza
La maestra Tiziana ha portato due mezze bolle cave, fatte con il DAS.
Con la carta noi bambini abbiamo creato delle palline, che valevano 10, e i lunghi, che valevano 1.
Elena M. ha impersonato il ruolo del sacerdote che riscuoteva le tasse per il re.
Ognuno di noi ha portato i suoi buoi al Tempio, ed alla fine della giornata il sacerdote ha ottenuto ben 470 buoi!
Per non dimenticare la cifra, il sacerdote metteva le palline ed i lunghi dentro la bolla.
Infine la sigillò con una cordicella e ci fece un segno che rappresentava la testa del bue.
Conclusioni
Con questa esperienza abbiamo capito che i Sumeri per ricordarsi le quantità inventarono la scrittura con i segni.
All’inizio sembravano dei disegni, ma poi diventarono segni astratti.
A come...BUE!