"Enjoy English!" con la nostra lettrice madrelingua Sarah Morgan

“Enjoy English!”, come si evince dal nome, si propone come un progetto innovativo e stimolante, capace di favorire un approccio positivo e fiducioso nei confronti della lingua straniera. L’aggancio con l’affettività, l’esperienzialità ed il coinvolgimento emotivo sono elementi motivanti per esprimersi con naturalezza in una nuova lingua. Per tale ragione promuoviamo interventi con insegnanti di madrelingua inseriti nell’orario scolastico attraverso attività linguistiche e ludico-espressive di drammatizzazione, racconti mimati, gestualità, pantomima, canzoni con azioni, giochi grammaticali, ideazione e realizzazione di brevi testi, analisi di testi in lingua e tanta produzione orale!

Il Progetto è stato finanziato e realizzato grazie al finanziamento della Fondazione Carit.


La lettrice madrelingua Claudia Crocione, appartenente all'Associazione Lattemiele, ci ha narrato simpatiche storie di animali in rima, tratte dalla letteratura anglosassone per bambini.



 Se vuoi divertirti con le espansioni on line del tuo testo di lingua inglese, puoi

cliccare sull'immagine ed avrai accesso ad una serie di simpatiche esperienze...

ENJOY!


Associare la lingua straniera ad un’attività piacevole renderà molto più semplice e divertente l'apprendimento. 

 

Le ragioni per integrare “lezioni musicali” nel processo di insegnamento di una lingua sono vantaggi come la facilitazione nella memorizzazione e nel consolidamento dei vocaboli, la pratica implicita della pronuncia, il padroneggiare strutture linguistiche attraverso l'uso ripetuto e il costruire la motivazione grazie al coinvolgimento emotivo.

Le canzoni, inoltre, aiutano a migliorare le abilità di ascolto, influenzano comportamenti ed emozioni.

 

 L'uso didattico della canzone permette all'insegnante di operare sui processi consci ed inconsci del bambino, di coinvolgere tutti gli alunni, qualunque sia la loro personale forma di intelligenza (Gardner H., Formae  Mentis), di applicare una didattica integrata che metta in opera i diversi modi di lavorare del cervello umano, di riattivare nello studente competenze personali ed affettive pregresse…in poche parole, di insegnare “divertendo”.

AND NOW...                                                                    PUPILS WILL MOVE, DANCE, SING, BOP                        AND ROCK AS THEY LEARN!



Lo storytelling nell'apprendimento dell'inglese

 

Lo storytelling, il raccontare, è particolarmente adatto all’insegnamento della seconda lingua, poiché in genere è caratterizzato da una sequenza temporale, da una struttura tematica, e richiede la risoluzione di un problema. Fu Propp nel 1958 ad analizzare la struttura del racconto: l’inizio, spesso “formulaic” (Once upon a time), l’introduzione dei personaggi, la descrizione dell’ambiente, la presentazione del problema, gli avvenimenti, la risoluzione e spesso la morale, espressa più o meno in modo esplicito.

Se i bambini sono abituati ad ascoltare storie nella loro lingua, saranno pronti ad ascoltarle anche nella LS e saranno in grado di prevedere come la storia si svilupperà.

Il linguaggio usato nelle storie è particolarmente adatto, essendo spesso caratterizzato dalla ripetizione, da un lessico molto ricco, dall’uso dell’allitterazione, dalla metafora e dalla combinazione di narrativa e dialogo.

Per queste ragioni, i racconti costituiscono una introduzione ideale alla lingua straniera, poiché essa viene presentata in un contesto familiare agli allievi.

Le nostre storie inoltre sono un'occasione per svolgere attività didattiche finalizzate alla riflessione sullo star bene insieme e per promuovere l'educazione ad una cittadinanza attiva e consapevole.

Insomma, lo storytelling è l'arte di raccontare...per divertirsi e per apprendere.

 

 

Tutto inizia con un libro illustrato per bambini: Room on the Broom, che significa letteralmente “Stanza sulla scopa”. Gli autori sono Julia Donaldson e Axel Scheffler (l’illustratore).       

In Italia il libro è intitolato “La strega Rossella”.

Questa fiaba narra di una strega che con il suo gatto, attraversando numerose avventure, invita diversi altri animali a viaggiare sulla sua scopa.

È una fiaba che sottolinea l’importanza dell’accettazione del diverso, della mutualità, della condivisione e dell’amicizia: il personaggio della strega mostra affetto, dolcezza e tenerezza.

 

 

    Who finds a faithful friend, finds a treasure. 

Jewish Saying


Cliccando sull'immagine qui accanto potrai entrare nel mondo della strega Rossella, per imparare l'inglese divertendoti!



The very Hungry Caterpillar (Il piccolo bruco Maisazio) è uno dei testi per l’infanzia più conosciuto al mondo. È stato tradotto in 62 lingue e ha venduto 41 milioni di copie. Eric Carle l’ha scritto nel 1969…noi nel 2017 lo leggiamo ancora con stupore.



L'immagine dell’uomo Bastoncino, nata dalla matita di Alex Scheffler, è cresciuta e nutrita dai ricordi di Julia Donaldson:

"Credo che la maggior parte dei bambini, o dei ragazzi, ami giocare con i bastoni, non solo per combattere…da piccola non avevo molti giocattoli e giocavo con pezzi di cartone e oggetti riciclati, dicendo che erano gelati o violini.

Stick Man è l'idea di un oggetto che può diventare qualcosa d’altro, grazie all'immaginazione di ognuno”.



Winnie the Witch

 

Winnie la Strega viveva in una casa nera nella foresta.

La casa era nera dentro e nera fuori. I tappeti erano neri. Le sedie erano nere. Il letto era nero ed aveva lenzuola e coperte nere. Persino la vasca da bagno era nera.
Winnie viveva nella sua casa nera con il suo gatto, Wilburn. Anch’esso era nero. Ed è così che cominciarono i guai...

 


Clicca su questa figura della streghetta e potrai accedere al simpatico sito a lei dedicato!

Have fun!



Let's count to one hundred!

 

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